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Programma
G. Rossini/A. Pecolo
La scala di seta, Sinfonia
S. Squarzina
Gran Duo su motivi di Traviata e Rigoletto
per oboe, clarinetto e archi
S. Mercadante
Decimino
N. Rota/P. Zannini
Ballabili dal Gattopardo
Violini
Andrea Pecolo
Stefano Lo Re
Viola
Duccio Beluffi
Violoncello
Gianluca Muzzolon
Contrabbasso
Omar Lonati
Flauto
Marco Zoni
Oboe
Fabien Thouand
Clarinetto
Fabrizio Meloni
Fagotto
Marion Reinhard
Corno
Stefano Curci
Note di sala
I Virtuosi del Teatro alla Scala presentano un programma tutto italiano che si modula intorno alla insolita formazione del decimino: doppio quintetto di archi e fiati. La sinfonia de La Scala di Seta di Rossini è un arrangiamento per questo organico della notissima Sinfonia della farsa comica rossiniana rimasta nota negli anni solo per questa pagina introduttiva.
Grande strumento di diffusione dell’opera in tempi in cui non esisteva la musica registrata erano le fantasie e i pot-pourri sulle arie celebri di una o più opere. Organici ridotti consentivano di portare l’opera nei luoghi che non avevano un teatro e un orchestra da consentire un’esecuzione operistica completa e convenzionale raggiungendo in questo modo capillarmente i piccoli paesi e i centri abitati più remoti. Squarzina riistrumenta per e unisce le due fantasie ottocentesche di Lovreglio originariamente per clarinetto su temi di Rigoletto e Traviata.
Unico brano originale per doppio quintetto di archi e fiati è il primo Decimino di Mercadante. Seppure si tratti di musica meramente strumentale non può sfuggire all’ascoltatore uno stretto legame con l’opera lirica. Mercadante infatti compose oltre sessanta titoli d’opera e la sua produzione cameristica ne è visibilmente influenzata.
Ci affacciamo poi al novecento con i celebri ballabili scritti da Nino Rota per la colonna sonora del film Il Gattopardo di Luchino Visconti nel 1961. Il noto regista era venuto in possesso di un inedito valzer scritto da Giuseppe Verdi che fu orchestrato da Rota e funse da punto di partenza per gli altri sei ballabili originali. Ne scaturisce una godibilissima suite dal gusto salottiero ottocentesco.
Luca Di Giulio
I virtuosi del Teatro alla Scala
Sono un affermato gruppo di musicisti appartenenti all’Orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica della Scala, che hanno sentito l’esigenza di far musica insieme per condividere l’esperienza artistica maturata in decenni di collaborazione con alcuni tra i più famosi direttori del mondo. Loro mission è far conoscere la musica strumentale e virtuosistica italiana.
Per ottenere la massima qualità artistica l’ensemble è composto da musicisti di assoluta qualità ed include molte prime parti soliste, vincitrici di importanti premi e affermate a livello internazionale. Grazie alla loro presenza e alla valorizzazione di talentuosi elementi interni al gruppo, il repertorio è ampio e versatile. Include le composizioni per orchestra da camera del Barocco italiano, del periodo Classico, del Romantico e del Contemporaneo, privilegiando il virtuosismo per strumento solista e orchestra, lungo un arco compositivo che comprende Divertimenti, Serenate, Sinfonie, Concerti e trascrizioni strumentali di loro proprietà di Sinfonie d’Opera, duetti e arie famose del repertorio italiano (CD e DVD Amadeus e Limen).
I virtuosi del Teatro alla Scala si esibiscono da quindici anni nei più importanti teatri, festivals e sale da concerto sia in Italia che all’estero. Solo per citarne alcuni: Musikverein di Vienna, ogni anno al Teatro alla Scala (suonando spesso anche musiche mai eseguite al Piermarini), Teatro Ristori di Verona, Teatro Verdi di Pisa, Petruzzelli di Bari, Riga Opera House, World Chamber Orchestras Festival di Mosca, all’IMG Tuscan Sun Festival di Cortona, con il soprano Danielle De Niese, al Bologna Festival con il soprano Barbara Frittoli (Stabat Mater di Boccherini, CD SONY live), Varna Festival e Sofia Festival in Bulgaria, Beethoven Festival di Pasqua in Polonia. Effettuano anche concerti per occasioni particolari come al Museo del violino di Cremona, per l’annuale Stradivari Day del 2016, a Busseto per l’inaugurazione del museo Renata Tebaldi, due anni consecutivi a Cortina per il Gran Concerto dell’Epifania o come quando sono stati invitati dall’Ambasciata d’Italia a Varsavia per il concerto di chiusura delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. I virtuosi del Teatro alla Scala si esibiscono abitualmente senza direttore.
Fabien Thouand, oboe
Dopo avere ottenuto il primo premio del Conservatoire National Region de Paris nella classe di Jean-Claude Jaboulay nel 1996, Fabien Thouand studia con Jacques Tys e di Jean-Louis Capezzali al Conservatoire National Supérieur de Musique de Paris dove ottiene il primo premio all’unanimità nel 2000. Dal 2001 segue la classe di perfezionamento di Maurice Bourgue al CNSM di Parigi. Ottiene nello stesso anno il secondo premio al Concorso Internazionale della Primavera di Praga, il terzo premio al Concorso Internazionale Giuseppe Tomassini di Petritoli. Infine nel maggio 2002 il terzo premio al Concorso Internazionale di Strumenti a fiato di Tolone. La sua carriera si sviluppa in Francia e in tutta Europa in orchestre e complessi da camera. Come Primo Oboe suona nell’orchestra del Teatro de la Monnaie a Bruxelles, alla Bayerischen Staatsoper di Monaco di Baviera, dell’Opéra de Lyon, con i Bamberger Symphoniker, la Camerata Salzburg, la Bayerischen Rundfunk Orchester, la Deutsche Symphonie-Orchester Berlin, la London Symphony Orchestra. Nel 2004 vince il Concorso di Primo Oboe del Teatro alla Scala, ruolo che ricopre tutt’ora. Suona sotto la direzione di direttori di fama internazionale quali Riccardo Muti, Claudio Abbado, Daniel Barenboim, Lorin Maazel, Georges Pretre, Zubin Metha, Yuri Termikanov, Kurt Masur, Charles Dutoit, Semyon Bychkov, Riccardo Chailly, Valery Gergiev. Dopo essere diventato assistante di Jean-Louis Capezzali e Gérome Guichard al CNSM di Lione, diventa Professore di Oboe al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano e recentemente al Royal College of Music di Londra. È artista Buffet-Crampon. Suona un oboe Buffet modello Orfeo, in legno.
Fabrizio Meloni, clarinetto
Primo clarinetto solista dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala dal 1984, ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio “G. Verdi” di Milano diplomandosi con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore. È vincitore di concorsi nazionali ed internazionali: ARD Monaco, Primavera di Praga nel 1986. Ha collaborato con solisti di fama internazionale quali Bruno Canino, Alexander Lonquich, Michele Campanella, Heinrich Schiff, Friederich Gulda, Edita Gruberova, il Quartetto Hagen, Myung-whun Chung, Phillip Moll, Riccardo Muti e Daniel Barenboim (quest’ultimo nella veste straordinaria di pianista). Ha tenuto tournée negli Stati Uniti e in Israele con il Quintetto di Fiati Italiano, eseguendo brani dedicati a questa formazione da Berio e Sciarrino (dal 1989 al 1994 ha collaborato intensamente con Luciano Berio). Con il Nuovo Quintetto Italiano, nato nel 2003, ha all’attivo tournée in Sud America e nel Sud Est Asiatico. Ha all’attivo numerose incisioni discografiche di brani per orchestra, quintetti ed ensemble jazz. La rivista Amadeus gli ha dedicato diverse pubblicazioni. È stato invitato a tenere masterclass al Conservatorio Superiore di Musica di Parigi, a quello della Svizzera Italiana, alla Manhattan School of Music di New York, alla Northeastern Illinois University di Chicago, alla Music Academy di Los Angeles e alle Università di Tokyo e Osaka. Docente inoltre nei corsi di alto perfezionamento presso Accademia Teatro alla Scala, Conservatorio “G. Verdi” di Milano, Accademia Milano Music Master, Associazione Lirico Musicale “Giovani all’Opera” di Roma, Conservatorio “J. Tomadini” di Udine, Conservatorio Superiore di Musica di Saragozza, Istituto Musicale “A. Masini” di Cesena, Istituto Superiore “A. Peri” di Reggio Emilia, Conservatorio di Musica “P. Čajkovskij” (CZ), Accademia Albero della Musica di Milano. È inoltre autore del libro “Il clarinetto”, già in seconda ristampa e di prossima uscita in lingua inglese. È solista principale dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese ch’egli ha anche diretto, nel maggio 2012, nella Messa in do min K. 417 di Mozart. Il canale televisivo Sky Classica gli ha dedicato i documentari Notevoli e Special sul clarinetto e il suo interprete. Il programma radiofonico catalano “Impression” gli ha invece riservato un’intera settimana di programmazione. Nel 2015 ha tenuto una lunga tournée in Giappone con Yoshikawa e la loro esibizione presso la Suntory Hall di Tokyo è stata trasmessa sul canale giapponese NHK. Vanta numerose incisioni tra cui un CD interamente dedicato al repertorio francese per clarinetto e pianoforte. Di recente pubblicazione Wind Concertos di Alexandre Tasman con la Malta Philharmonic Orchestra e un cd con musiche di Stravinskij ed Eötvös con i Solisti del Teatro alla Scala.
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