Teatri 35
Flauto
Massimo Mercelli
Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani
Messa in scena
Antonella Parrella
Gaetano Coccia
Francesco O. De Santis
In scena
Gaetano Coccia
Francesco O. De Santis
Silvia Del Zingaro
Andrea Loffa
Martina Mirco
Vittoria Rejna Negri
Programma
Johann Sebastian Bach
Da Offerta Musicale
Fuga canonica in epidiapente
Canon a 4, Quaerendo Invenietis
Canon a 2, Quaerendo invenietis
Canon perpetuus
Canon a 2 cancrizzante
Canon perpetuus super Thema regium
Canon a 2 per tonos
Canon a 2 per motum contrarium
Canon a 2 violini in unisono
Sonata a tre
Largo
Allegro
Andante
Allegro
Opere eseguite
Michelangelo Buonarroti (1475-1564)
David
1501-1504, Marmo a tutto tondo, 520cm, Galleria dell’Accademia, Firenze
Madonna della scala
1491, Marmo, 55,5x40cm, Casa Buonarroti, Firenze
Schiavo Ribelle / Schiavo Morente
1513, marmo, 215cm / 229cm, Museo de Louvre, Parigi
Tomba di Giulio II (part.)
1505-1545, Marmo, Basilica di San Pietro in Vincoli, Roma
Battaglia dei Centauri
1492, Marmo, 84,5×90,5 cm, Casa Buonarroti, Firenze
Pietà
1497-1499, Marmo bianco di Carrara, 174×195×69 cm, Basilica di San Pietro in Vaticano, Città del Vaticano
Creazione di Adamo
1515, affresco, 280×570 cm, Cappella Sistina, Città del Vaticano
Creazione di Eva
1511, affresco, 170×260 cm, Cappella Sistina, Città del Vaticano
Peccato originale e cacciata dal Paradiso terrestre
1510, affresco, 280×570 cm, Cappella Sistina, Città del Vaticano
Raffaello Sanzio (1483-1520)
Estasi di Santa Cecilia
1514, olio su tavola trasportata su tela, 236×149 cm, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Bologna
Pesca Miracolosa
1515-1516, tempera su cartone, 360×400 cm, Victoria and Albert Museum, Londra
Giove e Cupido
1508-1511, affresco, Villa Farnesina
Mercurio e Psiche
1508-1511, affresco, Villa Farnesina
La Velata
1516, olio su tavola, 85×64 cm, Galleria Palatina, Firenze
Parnaso
1510, affresco, 670 cm alla base, Musei Vaticani, Città del Vaticano
Deposizione
1517, olio su tavola, 184×176 cm, Galleria Borghese, Roma
Autoritratto
1504-1506, tempera su tavola, 47,5×33 cm, Galleria degli Uffizi, Firenze
Nota di regia
Il progetto performativo è nato dalla collaborazione tra la compagnia Teatri 35, punta di eccellenza nella creazione di azioni teatrali di tableaux vivants (letteralmente quadri viventi), e l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani.
Il lavoro nasce dallo studio di due grandi artisti del Rinascimento Italiano, Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio, colti nel loro rapporto con la materia. Pittura e scultura si confrontano, dialogano attraverso la rappresentazione delle opere di questi due grandi maestri, in cui l’elemento naturale è reso attraverso un climax cromatico che consente di passare dal candore del marmo del David di Michelangelo Buonarroti ai colori pastello di Raffaello Sanzio. Il Genio della scultura di Michelangelo e il divino della pittura di Raffaello si misurano con i colori della terra e se nel primo la bellezza è armoniosa e dolente, e la materia sembra patire una sofferenza dall’interno, nel secondo è costante ricerca di equilibrio tra le parti, delle figure e dei colori.
In questa nuova produzione si è scelto di indagare le opere di questi due grandi artisti dell’arte italiana mettendole in relazione con l’Offerta Musicale BWV 1079 di Johann Sebastian Bach, magistralmente eseguita dal vivo dall’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani.
La partitura musicale costituisce la drammaturgia della performance che consente ad ogni attore in scena di eseguire azioni sonore, di compiere gesti in funzione di una meccanica, come in un ingranaggio, in cui ciò che viene eseguito è strettamente necessario. La dinamica della costruzione della performance trova il suo equilibrio nella sospensione musicale di uno stop, nel fermo immagine di un’azione in divenire che costringe il corpo ad una tensione muscolare viva e pulsante.
Teatri 35
Il nucleo artistico di Teatri 35 lavora insieme da vent’anni nel campo della sperimentazione teatrale e della tecnica dei tableaux vivants, portando in scena le opere di grandi artisti e celebri pittori.
La compagnia, composta da Gaetano Coccia, Francesco Ottavio De Santis e Antonella Parrella, opera principalmente a Napoli dove ha sede un laboratorio permanente, ma da sempre porta i propri spettacoli nelle più importanti rassegne nazionali ed internazionali.
I tableaux vivants, comunemente detti quadri viventi, mettono in scena attori, modelli o danzatori che diventano attrezzi e scenografi della messa in scena, ricreando ed evocando quadri o immagini celebri. Si tratta dell’unione tra la tecnica dei tableaux vivants che, mettendo in scena le opere di Raffaello e Michelangelo, si unisce alla musica di Bach.
Questa sperimentazione nasce da un lavoro di ricerca in cui le arti visive, la musica e il teatro si contaminano, fondendosi in una performance unica. Il tableau vivant è una modalità espressiva antica. Nata nel ‘700 si è sviluppata in Europa nei primi anni del ‘900: arrivare alla rappresentazione del quadro non è il fine. Ciò che viene ricercata è una modalità di lavoro in cui il corpo diviene vero e proprio strumento.
Massimo Mercelli
È il flautista che al mondo vanta le più importanti dediche e collaborazioni con i maggiori compositori: hanno scritto per lui o ha eseguito le prime assolute di personalità del calibro di Penderecki, Gubaidulina, Glass, Nyman, Bacalov, Galliano, Morricone, Sollima. Allievo dei celebri flautisti Maxence Larrieu ed André Jaunet, a diciannove anni diviene primo flauto al Teatro La Fenice di Venezia, vince il “Premio Francesco Cilea”, il “Concorso Internazionale Giornate Musicali” e il “Concorso Internazionale di Stresa”. Come solista suona regolarmente nelle maggiori sedi concertistiche del mondo: Carnegie Hall di New York, Herculessaal e Gasteig di Monaco, Filarmonica di Berlino, NCPA di Pechino, Teatro Colón di Buenos Aires, Concertgebouw di Amsterdam, Auditorium Rai di Torino, Auditorio Nacional di Madrid, Puccini Festival, Victoria Hall di Ginevra, San Martin in the Fields e Wigmore Hall di Londra, Parco della Musica di Roma, Filarmonica di San Pietroburgo, Filarmonica di Varsavia, Čajkovskij Hall di Mosca, e nei Festival di Lubiana, Berlino, Santander, Vilnius, San Pietroburgo, Bonn, Festival Cervantino, Rheingau, Gerusalmme, Varsavia, esibendosi con colleghi quali Yuri Bashmet, Valery Gergiev, Krzysztof Penderecki, Philip Glass, Michael Nyman, Massimo Quarta, Ennio Morricone, Luis Bacalov, Peter-Lukas Graf, Maxence Larrieu, Aurèle Nicolet, Anna Caterina Antonacci, Ramin Bahrami, Albrecht Mayer, Gabor Boldowsky, Jiri Belolhavec, Federico Mondelci, Jan Latham-Koenig, Catherine Spaak, John Malkovich, Susanna Mildonian, e con compagini come i Berliner Philarmoniker, la Sinfonia Varsovia, la Filarmonica del Teatro Regio di Torino, i Moscow Soloists, la Filarmonica Toscanini, l’Opera di Roma, i Wiener Symphoniker, i Cameristi del Teatro alla Scala, la Prague Philarmonia, la Estonian Philarmonic orchestra, la Filarmonica di San Pietroburgo, i Virtuosi Italiani, i Salzburg Soloists, la Moscow Chamber Orchestra, i Solisti Aquilani, la Beijing Opera e Symphony orchestra, la Franz Liszt Chamber Orchestra, I Musici, i Solisti Veneti.
Nel gennaio 2011 ha suonato alla Čajkovskij Hall di Mosca sotto la direzione di Yuri Bashmet eseguendo Contrafactus di Giovanni Sollima, a lui dedicato e si è esibito al MusikVerein di Vienna. Nel 2012 ha suonato in Russia, Cina, Europa e Sud America in importanti sedi come le Filarmoniche di Vilnius, Praga. Apprezzato didatta ha tenuto masterclass e insegnato presso: Beijing Central Conservatory, Oslo Norges Musikkhogskole, Sibelius Academy di Helsinki, Cleveland Institute of Music, Akron University, Trinity College of Music, Mannes School of New York, Singapore Conservatory, Oberlin Conservatory, Bangkok University, North Carolina University, University of Santiago, Taiwan University, Matan Project – Tel Aviv, Rostropovich Foundation.
Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani
Fondata nel 2019 e residente del Teatro Mancinelli di Orvieto, ha collaborato con numerose stagioni e Festival italiani e stranieri come Ravenna Musica per il Teatro Alighieri di Ravenna, Emilia-Romagna Festival, Accademia Musicale Chigiana, Est Ovest Festival di Torino, Antecedente Stagione concertistica, Orvieto Festival della Piana del Cavaliere, Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo, Teatro Ilija Kolarac di Belgrado. È stata diretta da direttori di fama nazionale e internazionale che l’hanno accompagnata in molteplici repertori, dal barocco al classico, dal moderno al contemporaneo come Tito Ceccherini, Hossein Pishakar, Pasquale Corrado, Diego Ceretta. Ha collaborato con solisti e interpreti come Giuseppe Gibboni, Carolin Widmann, Maurizio Baglini, Anssi Karttunen, Massimo Mercelli, Guido Barbieri, Michele Marco Rossi. Hanno scritto per l’orchestra Salvatore Sciarrino e Alessandro Solbiati insieme a giovani e promettenti compositori e compositrici come Daria Scia, Michele Sarti, Beste Özçelebi, Livia Malossi Bottignole. L’orchestra nasce con la volontà di riunire i migliori talenti italiani in una compagine che pone come base fondante delle sue attività la qualità artistica. L’attività dell’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, sebbene sia formata da giovani talenti, non si classifica tra le orchestre giovanili ma come un’orchestra professionale. Vuole qualificarsi come portatrice di un contributo positivo al patrimonio culturale regionale ed italiano e farsi promotrice di una crescita sociale e culturale di cui il paese necessita. Il progetto vuole incoraggiare una fruizione del patrimonio culturale e musicale più accessibile, creando innumerevoli opportunità e produzioni. Grande attenzione è rivolta ai compositori d’oggi, strumento di confronto con la modernità e con il passato. La residenza al Mancinelli è importante non solo per la città umbra ma anche per l’intera regione, tuttora sprovvista di un’orchestra sinfonica stabile.
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