Conferenza letteraria
Metamorfosi
A cura di Bruno Milone
docente di Sociologia all’Istituto Universitario per Mediatori Linguistici di Milano
Sabato 7 settembre
17.30
Ridotto del Teatro Mancinelli
A cura di Bruno Milone
docente di Sociologia all’Istituto Universitario per Mediatori Linguistici di Milano
Sabato 7 settembre
17.30
Ridotto del Teatro Mancinelli
Metamorphosen: Il suono del dolore
Metamorphosen è una composizione di Richard Strauss composta negli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale. Strauss non ha mai esplicitato il significato dell’opera che rimane enigmatico. Il termine metamorfosi ad esempio non si riferisce al trattamento musicale dei temi, ma riguarda sicuramente una trasformazione, probabilmente quella della Germania devastata materialmente e moralmente non solo dalla guerra ma anche dal regime nazista.
Infatti così Strauss scrisse nel suo diario privato:
Il periodo più terribile della storia umana è finito, il regno di dodici anni di bestialità, ignoranza e anti-cultura sotto i più grandi criminali, durante i quali i 2000 anni di evoluzione culturale della Germania hanno incontrato il loro destino.
A partire dall’opera di Strauss, Bruno Milone affronterà il tema del rapporto tra la musica e la realtà politica e sociale negli anni dei Totalitarismi (1930-1945). Nell’Ottocento, si era affermata una concezione che riteneva la musica completamente autonoma dalla società che la circondava. Il filosofo Arthur Schopenhauer affermò che l’arte e la vita non avevano nulla a che fare. Eppure negli anni Trenta del secolo scorso, si assistette al più grande tentativo di assimilazione a fini ideologici e politici della grande tradizione musicale occidentale. Al punto che, come scrisse Thomas Mann, durante la dittatura di Hitler, la grande arte fu alleata della grande malvagità. Ugualmente, nella Russia di Stalin, il controllo sulla produzione musicale era ferreo. Ma con questo si può sostenere che la musica sia fortemente implicata e determinata dalla storia?
È nato a Ostuni (BR) nel 1956. Laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Bari, insegna Sociologia delle Migrazioni e Interazione sociale presso la SSML “P. M. Loria” di Milano. I suoi interessi sono prevalentemente nel campo dell’etica, del dialogo tra le culture e dei diritti umani. Ha pubblicato vari saggi tra i quali: L’uomo, la massa, il potere, le formiche in Anjmot. L’altra filosofia (Safarà 2022); Ideologia digitale: tra omologazione persuasione e critica (Universitas Studiorum, 2020); Le Migrazioni in Italia oggi (Viator, Milano 2017); Tolstoj e il rifiuto della violenza (Servitium, Milano 2010); Diritto e giustizia in Dostoevskij (Morlacchi, Perugia 2007), La dimensione etica del lavoro (Pisa-Roma, 2007).
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