Il diario di Gian Burrasca
Ideazione: Camilla Berardi e Jacopo Rivani
Con Camilla Berardi, Marco Saccomandi
Adattamento drammaturgico a cura di Silvia Rossetti
da Il Giornalino di Gian Burrasca di Vamba
Musiche originali: Nino Rota
Arrangiamenti: Damiano Drei
Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani
Direttore: Jacopo Rivani
Regia: Camilla Berardi
Scene: Rendy Anoh e Marco Montanari
Costumi: Giulia Merlini
Nuova Produzione “La Corelli”
in coproduzione con
Orchestra Filarmonica Italiana e Orvieto Festival della Piana del Cavaliere
in collaborazione con Spazio A
Giovedì 12 settembre
21.00
Teatro Mancinelli


Camilla nasce nel 1997 a Ravenna. Attrice e performer si diploma a pieni voti nel settembre 2019 presso la BSMT (The Bernstein School of Musical Theatre) di Bologna diretta da Shawna Farrell e nel 2021 viene ammessa al Corso di Alta Formazione per il Teatro “Casa degli Artisti” della Fondazione Teatro Due di Parma.
Nasce a Ravenna nel 1990. Scopre il teatro grazie al Teatro delle Albe e alla non-scuola di Marco Martinelli. Partecipa come guida al progetto “Cantiere Dante – Inferno, Purgatorio e Paradiso”. Nel 2019 fa parte dello spettacolo “Vite da niente” di Iacopo Gardelli. Nel 2020 è in scena nella produzione “Salmagundi – Favola Patriottica” di Marco Martinelli. Dal 2021 è guida della Non-scuola, inoltre prende parte a diversi cortometraggi del regista Gianluca Nanni. Ad aprile 2021 vince il bando di residenza Call Rifugi del centro teatrale MaMiMò di Reggio Emilia con ‘La terra, il mare e i suoi mostri’. Dal 2020 fa parte dell’Associazione Culturale “Galla&Teo” e del collettivo teatrale Spazio A come attore ed è nell’organizzazione della rassegna teatrale “Ra-dici” (Classe, Ra). Nel 2023 va in scena con “im Labyrinth”, prima produzione di Spazio A. È attore nella produzione “Il Verbo degli Uccelli” di Luigi Dadina e partecipa come attore e guida al Cantiere Malagola del Teatro delle Albe con “Don Chisciotte”. Sempre nel 2023 collabora come attore con il regista Maurizio Lupinelli per lo spettacolo Marat/Sade: Le due rivoluzioni tratto da Peter Weiss.
Dopo un percorso accademico umanistico e la selezione alle semifinali del Premio Campiello Giovani nel 2011, si forma attraverso stage, corsi e laboratori dedicati alla scrittura narrativa e al teatro. I suoi racconti e interventi sono stati pubblicati da Archivio Vivo, Ouverture Edizioni e Historica Edizioni. Ha all’attivo una residenza artistica in collaborazione con Collettivo Zenobia per il progetto “La terra, il mare e i suoi mostri” nell’ambito della Call RIFUGI – MaMiMò Teatro Piccolo Orologio e la selezione tra i cinque finalisti del bando nazionale Network Drammaturgie Nuove 2022 con il testo La danza delle api.
Damiano Drei è trombonista, arrangiatore e compositore.
Ravennate, classe 1989, ha diretto più di 150 recite d’opera e oltre 50 concerti sinfonici, con un repertorio che spazia dal classicismo, attraversa il belcanto e la grande lirica italiana per sfociare nelle opere in prima esecuzione assoluta.
