Il Teatro Mancinelli di Orvieto lo scorso 5 settembre 2021 ha ospitato il Galà Lirico con la consegna della I edizione del Premio AISICO per l’Arte e la Cultura al tenore Francesco Meli e al soprano Serena Gamberoni.
Il Premio è stato assegnato a questa coppia artistica e di vita che ha saputo portare in tutto il mondo l’arte del canto, del teatro e del melodramma, segnalandosi negli ultimi vent’anni come riferimento internazionale della cultura musicale del nostro Paese.
Il loro valore artistico è affiancato dal grande impegno per il sociale. In piena pandemia Meli e Gamberoni hanno fondato l’Accademia di Alto Perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici del Teatro Carlo Felice di Genova, rivolta alla formazione e al sostegno concreto di giovani cantanti lirici a cui in parte il Premio Aisico potrà contribuire
Il Premio Aisico per l’Arte e la Cultura è il vaso-libro di Riccardo Monachesi, artista romano che si esprime attraverso la scultura in ceramica.
L’opera rappresenta un contenitore di pagine che a loro volta significano cultura, libertà e possibilità, che raccontano storie e che tramandano sapere. Questa immagine si lega perfettamente con gli obiettivi e le speranze del Premio.
Il Premio AISICO per l’Arte e la Cultura viene conferito ogni anno dal comitato artistico del Festival alle personalità che si distinguono all’interno del panorama italiano per meriti artistici e culturali e che lascino un’impronta, grazie al loro operato, nel nostro tempo.
Il Premio è voluto e promosso dall’Azienda AISICO S.r.l., main sponsor del Festival.
Francesco Meli è uno dei tenori più affascinanti e richiesti del mondo.
Nato a Genova nel 1980, ha iniziato gli studi di canto a diciassette anni al Conservatorio Paganini della sua città e li ha poi proseguiti con Vittorio Terranova, affermandosi successivamente in vari concorsi lirici, compresi il Caruso, lo Zandonai e il Tosti.
Nel 2002 ha debuttato in Macbeth, Petite Messe Solennelle e Messa di gloria di Puccini al Festival dei due Mondi di Spoleto, iniziando una strepitosa carriera nel repertorio belcantistico e rossiniano.
Ha debuttato alla Scala a soli 23 anni ne Les Dialogues des Carmelites diretto dal M° Riccardo Muti, e vi è poi tornato negli anni successivi per Otello, Idomeneo, Don Giovanni, Maria Stuarda e Der Rosenkavalier. Ad oggi, Francesco Meli vanta diciotto diverse locandine alla Scala di Milano. Nel 2004 ha debuttato come Nemorino in Elisir d’amore, cantando successivamente la parte in innumerevoli teatri. A partire dal 2005 ha aperto la stagione del Carlo Felice in Don Giovanni e il Rossini Opera Festival con una nuova produzione di Bianca e Falliero. Ha cantato ne Il Barbiere di Siviglia a Zurigo, in Don Giovanni al Théatre des Champs-Elysées a Parigi, La Sonnambula a Lyon per un’incisione Virgin a fianco di Natalie Dessay, nel Così fan tutte a Vienna diretto da Riccardo Muti dove è poi tornato per una nuova produzione di Anna Bolena, Maometto II al Rossini Opera Festival e a Tokyo, Torvaldo e Dorliska ancora a Pesaro per l’inaugurazione del Festival nel 2006, quindi il Duca di Mantova per i suoi debutti alla Royal Opera House e al Metropolitan Opera.
Dal 2009 ha abbandonato progressivamente i ruoli del Belcanto a favore di quelli più lirici: dopo I Lombardi alla prima crociata, Simon Boccanegra e Werther a Parma, ha debuttato i maggiori ruoli verdiani, e nell’anno verdiano del 2013 ha cantato in Simon Boccanegra, I due Foscari, Ernani e Nabucco all’Opera di Roma e a Salisburgo diretto da Riccardo Muti, Ernani al Metropolitan di New York, Macbeth diretto da Muti a Chicago, Simon Boccanegra a Vienna e alla Fenice, Un ballo in maschera a Parma, Roma, Arena di Verona e La Fenice, Il Trovatore alla Fenice e in nuove produzioni a Salisburgo, Covent Garden, Amsterdam e Monte-Carlo, I due Foscari a Los Angeles, Covent Garden e alla Scala, Giovanna d’Arco a Salisburgo e alla Scala per l’apertura di stagione, Don Carlo alla Scala, Aida al Festival di Salisburgo diretta da Riccardo Muti, nuove produzioni di Carmen a Madrid e al Covent Garden. Ha inaugurato per tre volte la stagione della Scala, cantato nel concerto di apertura delle Olimpiadi a Torino e in quello di Expo 2015 a Milano, entrambi trasmessi dalla RAI.
Francesco Meli ha oltre cinquanta ruoli in repertorio ed è stato diretto dai maggiori direttori mondiali, lavorando regolarmente con Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung, Fabio Luisi, Riccardo Muti, Gianandrea Noseda, Antonio Pappano, Daniele Rustioni e Yuri Temirkanov.
Ha cantato in recital solistici alla Scala, Londra, Tokyo e San Pietroburgo, nel Requiem di Verdi con Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Fabio Luisi, Riccardo Muti, Lorin Maazel, Gianandrea Noseda e Yuri Temirkanov alla Scala, Londra, Parigi, Zurigo, Mosca, Salisburgo, San Pietroburgo, Tokyo e Vienna. Nel 2019, cantando ancora nel Requiem diretto da Muti, si è esibito per la prima volta con i Berliner Philharmoniker durante il Festival di Pasqua a Baden-Baden.
Per quanto riguarda il repertorio sinfonico, oltre al Requiem di Verdi ha in repertorio quelli di Mozart, Donizetti, Dvořák e di Andrew Lloyd Webber, Petite Messe Solennelle e Stabat Mater di Rossini, le Messe di Gloria di Puccini e Mascagni, Inno delle Nazioni di Verdi, Stabat Mater di Dvořák e Pulcinella di Stravinsky. Nella musica da camera ha una predilezione per le Romanze di Tosti, Respighi ma anche Bellini, Donizetti, Rossini, Verdi, Duparc e Ravel. Ha inciso i Seven Sonnets of Michelangelo di Britten e Tre Sonetti del Petrarca di Liszt (Opus Arte).
Ha vinto il Premio Abbiati nel 2013 per le interpretazioni verdiane, La Maschera d’oro, l’Oscar della lirica, il Premio Zenatello all’Arena di Verona, il Premio Orazio Tosi, il Premio Carlo Alberto Cappelli, il Premio Pertile, il Premio Lugo, il Premio Prandelli, il Premio Mascagni, il Tiberini d’oro, l’ISO d’oro e la Targa Labò.
Dal febbraio 2020 è testimonial del Museo Renata Tebaldi di Busseto.
È presente in numerosi DVD pubblicati da Deutsche Grammophon, Unitel, Opus Arte.
Tra i suoi impegni più recenti, Simon Boccanegra a Londra, Genova e Vienna, Ernani e La Traviata alla Scala, Requiem di Verdi diretto da Riccardo Muti a Tokyo, Baden-Baden e al Festival di Salisburgo, Aida al Teatro La Fenice, ancora Aida ma in forma di concerto a Chicago con la Chicago Symphony Orchestra diretta da Muti. La stagione 2019/2020 comprende il Verdi Opera Gala a Piacenza, Giovanna d’Arco in concerto alla Monnaie, Ernani in concerto a Lione, Parigi e Vichy, Requiem di Verdi diretto da Muti alla testa della Chicago Symphony Orchestra al Musikverein di Vienna. Ha inaugurato la stagione in corso alla Scala, cantando come Cavaradossi in Tosca, sotto la direzione di Riccardo Chailly e con la regia d David Livermore. Il 23 febbraio 2020, quando il Teatro della Scala è stato chiuso per il corona virus, era impegnato proprio lì con Il Trovatore, altro suo ruolo distintivo del quale avrebbe celebrato la 50esima rappresentazione proprio con una delle repliche di febbraio.
La ripresa dell’attività nell’estate 2020 lo ha visto impegnato nel Ballo in maschera in forma di concerto al Maggio Musicale Fiorentino, in concerto col pianoforte al Teatro Municipale di Piacenza, alla Scala, alla Fenice, ai Festival della Valle d’Itria e del Parco Archeologico Scolacium, in concerto con l’orchestra all’Arena di Verona.
A fine agosto ha cantato nel Requiem di Verdi, diretto da Zubin Mehta, al Maggio Musicale Fiorentino. Quindi, ancora il Requiem con l’Orchestra e il Coro della Scala diretti da Riccardo Chailly nei duomi di Milano, Bergamo e Brescia. Nell’ottobre 2020 è stato Radamès nell’Aida in forma di concerto alla Scala, il 5 dicembre ha cantato ne I due Foscari in forma di concerto all’Opéra de Monte-Carlo.
Ha partecipato allo spettacolo “A riveder le stelle” che il Teatro alla Scala ha organizzato per il 7 dicembre in collaborazione con la Rai.
Ad inizio del 2021 ha compiuto un lungo tour in Giappone, in concerto e come Cavaradossi in Tosca al New National Theatre di Tokyo. In seguito è stato impegnato in concerti e opere alla Israeli Opera, Teatro alla Scala, Teatro Massimo di Palermo, Festival di Aix-en-Provence, Arena di Verona, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Municipale di Piacenza, Teatro San Carlo, Bayerische Staatsoper e Teatro La Fenice.
Dal marzo 2021 è il direttore artistico e uno dei docenti della neonata Accademia di Alto Perfezionamento per cantanti lirici del Teatro Carlo Felice di Genova.
Serena Gamberoni, dopo avere iniziato lo studio del Violino e del Canto lirico al Conservatorio di musica “F. A. Bonporti” di Trento, ha scelto, ancora giovanissima, di proseguire solo quelli di canto, perfezionandosi con artisti quali Franca Mattiucci, Luigi Alva, Renato Bruson, Piero Cappuccilli, Maria Chiara, Ghena Dimitrova, Gabriella Tucci, Alida Ferrarini e Raina Kabaivanska, approdando infine a Lella Cuberli.
Nel 2000 ha tenuto il suo primo concerto e ha debuttato come Zerlina in Don Giovanni, Gilda in Rigoletto e in numerosi concerti a Torino. Nel 2002 ha vinto vari concorsi italiani e nel 2004 è poi risultata vincitrice del Concorso Europeo Aslico per entrambi i ruoli richiesti, Adina in Elisir d’Amore e Sophie in Werther.
Ha debuttato giovanissima al Carlo Felice di Genova nel 2004 come Giannetta in L’Elisir d’amore, ed è poi tornata per Susanna ne Le nozze di Figaro durante l’anno mozartiano nel 2005, quindi Oscar in Un ballo in maschera, Norina in Don Pasquale, Mimì in Bohème, Micaela in Carmen, Donna Anna in Don Giovanni.
Ha inaugurato la Stagione 2006/07 del Teatro San Carlo di Napoli come Nannetta in Falstaff diretta da Jeffrey Tate, e ha successivamente debuttato nei maggiori teatri italiani (Torino, Bologna, Parma, Arena di Verona, Macerata, Circuito Lombardo…) in opere come L’Elisir d’amore, Così fan tutte, Don Pasquale, Die Zauberflöte, Un ballo in maschera, La Bohème, Falstaff, Romeo et Juliette, Gianni Schicchi; ha inoltre cantato a Bologna in una nuova produzione di Orphée et Eurydice al fianco di Roberto Alagna, anche incisa e distribuita internazionalmente da BelAir Classiques.
Ha debuttato alla Scala ed al Covent Garden in nuove produzioni di Un Ballo in Maschera, cantando nel ruolo di Oscar anche all’Opera di Roma ed alla Fenice, diretta da Myung-Whun Chung per l’apertura della stagione 2017.
Da qualche anno il suo repertorio si è ampliato e radicato sempre di più verso i ruoli lirici di Mimì, Liù, Lauretta, Contessa della Nozze di Figaro, Amelia, Alice e Desdemona.
È docente dell’Accademia del Teatro Carlo Felice di Genova.
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