eventi@festivalpianadelcavaliere.it
orchestracalamani.it
hosseinpishkar.com
Programma
Franz Joseph Haydn
Sinfonia n. 45 “degli addii”
Allegro assai (fa diesis minore), Adagio (la maggiore), Minuetto: Allegretto (fa diesis maggiore) e Trio Finale: Presto (fa diesis minore); Adagio (la maggiore)
Ludwig van Beethoven
Sinfonia n. 2
Adagio molto – Allegro con brio, Larghetto (la maggiore), Scherzo. Allegro, Allegro molto
Direttore
Hossein Pishkar
Note di sala
Franz Joseph Haydn
Sinfonia n. 45 in fa diesis minore Abschiedssymphonie (Sinfonia degli addii) Hob:I:45
Ben nota è la storia di questa Sinfonia che mette tra l’altro bene in luce quale fosse il rapporto di affetto quasi paterno che legava Haydn ai membri della sua orchestra. Il principe di Esterhazy non permetteva che i suoi musici lasciassero la residenza fintantoché egli era presente a palazzo. E un inverno che il suo soggiorno si prolungava oltre il dovuto, impedendo ai musicisti di andare a trovare le loro famiglie nella vicina Eisenstadt, Haydn pensò di risolvere il problema con una trovata musicale, che facesse capire al principe quello che nessuno osava dire apertamente: compose cosi la sinfonia divenuta celebre come Sinfonia “degli addii”. Dopo un primo tempo di carattere drammatico, un Adagio di andamento dolce e un inquieto Minuetto, attacca un tumultuoso Finale, espressione di gioia e serenità. Ma ecco che improvvisamente il movimento veloce si tronca e inizia un malinconico Adagio: qui i singoli strumentisti, terminata la loro parte, deponevano lo strumento, spegnevano la candelina che ardeva sul leggio e lasciavano la sala. Così, a poco a poco, il direttore restava solo con due violini, nella sala semibuia, finché anche questi terminavano malinconicamente la loro melodia. Il principe mangiò la foglia e seppe prendere con spirito il gentile scherzo del suo compositore, mandando finalmente in licenza i musicisti.
Ludwig van Beethoven
Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36
La sinfonia n. 2 in re maggiore è stata composta tra il 1800 e il 1802. Essa si situa sul margine estremo dell’esperienza beethoveniana che ancora risente degli influssi della tradizione, soprattutto di Haydn e di Mozart. Siamo ancora nella sfera delle opere giovanili dove già si avverte una delle caratteristiche fondamentali dello stile di questo maestro: la concisione. L’arte del comporre arriva con Beethoven ad un punto cruciale come mai si era verificato nel passato. Il materiale sonoro viene ora sottoposto ad un controllo rigoroso, ad una verifica imparziale in base ai quali vengono inesorabilmente scartati il superfluo, tutto quello che non inquadra perfettamente col pensiero dell’autore. Questo processo selettivo si manifesta chiaramente negli innumerevoli abbozzi lasciati da Beethoven e che servivano a preparare ed a formare l’opera futura. Se l’idea non possedeva una sua precisa impronta, veniva eliminata oppure elaborata fino alla sua definitiva individuazione. Un simile modo di operare, se da un lato rallentava di gran lunga i tempi necessari per la produzione di una composizione, dall’altro offriva il vantaggio di poter disporre di un lavoro formato da materiale sceltissimo e di altissima qualità. Naturalmente ad un simile trattamento sono sottoposti tutti gli elementi strutturali dell’opera fondendosi in un equilibrio perfetto per essenzialità e compiutezza formale.
La sinfonia n. 2 venne eseguita per la prima volta nel 1803 a Vienna sotto la direzione dell’autore in un concerto che comprendeva anche il Terzo concerto per pianoforte ed orchestra e l’oratorio Cristo sul monte degli Ulivi. L’opera si apre con una introduzione in tempo lento, dalle ampie arcate ombrose e raccolte. L’Allegro molto che segue ci trasporta in un clima sonoro dai toni squillanti e dai ritmi energicamente delineati. I due temi e gli sviluppi si succedono con un’intensa ebrietà di suono. Il secondo movimento viene elargito con la profonda, calcolata misura espressiva già tutta beethoveniana. Il profilo melodico si piega ad un’incisiva e talora rude cantabilità in una mirabile disposizione di parti ed in un inconfondibile interscambio tra luci e ombre. Lo Scherzo è un’agile brano dal tono leggero e delicatamente tratteggiato. Il suo trio riecheggia alcune movenze derivanti dalla tradizione. Da notare che lo Scherzo sostituisce il Minuetto di prammatica nelle opere sinfoniche del 700. L’impulso ritmico che anima l’ultimo movimento, ci richiama ad una di quelle solari ed aperte visioni che nelle opere beethoveniane della maturità dense di contrasti drammatici avranno il compito di sciogliere i nodi della tensione ed almeno in parte gettare luce sugli enigmi di ansiosi interrogativi.
Hossein Pishkar – Direttore musicale Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani
Tedesco d’adozione, dal 2012, il giovane direttore d’orchestra iraniano inaugura una nuova e significativa fase della sua carriera quando, nel 2017, vince sia il prestigioso “Deutscher Dirigentenpreis”, assegnato al Miglior Direttore in una competizione internazionale organizzata dalla Westdeutscher Rundfunk (WDR) con le principali istituzioni musicali di Colonia, sia il premio “Ernst-vonSchuch”, assegnato annualmente dal Forum dei Direttori d’orchestra. Nato a Teheran nel 1988, intraprende lo studio della musica da bambino, suonando musica tradizionale persiana e vincendo numerosi premi esibendosi con vari strumenti, tra cui il tar, il liuto a 6 corde della tradizione persiana. Prima di trasferirsi a Düsseldorf nel 2012, per studiare Direzione d’orchestra con Rüdiger Bohn alla Robert Schumann Hochschule, studia composizione e pianoforte nella sua città natale. In Iran dirige la Teheran Youth Orchestra e l’Orchestra della Teheran Music School. Allievo di Riccardo Muti nell’ambito dell’Italian Opera Academy del 2017, ha seguito masterclass di Sir Bernard Haitink (Lucerne Festival Orchestra, 2016). Dal 2015 fa parte del prestigioso programma tedesco Dirigentenforum, nel cui contesto studia con John Carewe, Marko Letonja, Nicolás Pasquet, Mark Stringer e Johannes Schlaefli. Ha inoltre tenuto concerti con l’Orchestra Cherubini, la Hofer Sinfoniker, l’Orchestra da camera St. Michel Strings di Mikkeli (Finlandia), la Staatskapelle di Halle, la Filarmonica Nazionale di Magonza, la Filarmonica Renana di Coblenza e molte altre. Come Direttore assistente ha collaborato con Hermann Bäumer al Teatro Nazionale di Magonza, dove nel 2018 ha diretto prove e recite del Don Carlos di Verdi. In precedenza, aveva assistito Sylvain Cambreling alla Junge Deutsche Philharmonie, nel 2016, dirigendo le prove della Lulu di Berg e dell’anteprima mondiale di Still, il concerto per violino di Rebecca Saunders. Nella stagione 2015-16 ha lavorato anche con Daniel Raiskin, Primo Direttore della Filarmonica Renana di Coblenza. Di nuovo, come Direttore assistente, ha collaborato alla rappresentazione dell’opera di Haydn Il mondo della luna (Robert Schumann Hochschule, Düsseldorf, 2017). Dal 2019 ha abbracciato il progetto della nascita di una nuova orchestra, l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, di cui ne è il direttore musicale.
L’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani ha fatto il suo debutto il 14 agosto 2019 sotto la guida del giovane e talentuoso direttore iraniano Maestro Hossein Pishkar con un meraviglioso concerto sinfonico realizzato in piazza XX Settembre a Configni. Questo evento, che ha visto eseguite la Sinfonia 89 di Haydn e laSinfonia 4 di Schumann, ha rappresentato la fine della III edizione del Festival della Piana del Cavaliere e l’inizio dell’attività musicale e artistica dell’OFVC, registrando una presenza record di più di 400 persone e un successo di pubblico e di critica davvero degno di nota. L’orchestra nasce proprio sotto la spinta dell’Associazione Festival della Piana del Cavaliere che nel suo terzo anno di attività si è concentrata nella realizzazione di un progetto orchestrale.
L’Orchestra Filarmonica under35 si è formata tramite regolari audizioni tenutesi nel mese di maggio 2019 ed è composta da musicisti professionisti.
Lo scopo dell’orchestra, come quello del festival, è quello di tornare ad investire nella cultura e nella musica. L’attività dell’OFVC sebbene sia formata da giovani talenti non si classifica tra le orchestre giovanili ma piuttosto come una Filarmonica appieno. Vuole qualificarsi come portatrice di un contributo positivo al patrimonio culturale regionale ed italiano e farsi promotrice di una crescita sociale e culturale di cui il paese necessita. Tra gli obiettivi c’è senz’altro quello di dare l’opportunità a musicisti professionisti di perfezionarsi nell’ambito orchestrale e al tempo stesso di realizzarsi nell’ambito lavorativo. L’orchestra ha preso vita grazie al suo fondatore, l’Ing. Stefano Calamani che per primo, insieme alla sua società Aisico Srl e al direttore artistico Anna Leonardi, ha creduto fortemente in questo progetto.
Organico
Violini
Primi
Giacomo Coletti **
Flavia Succhiarelli
Francesca Tamponi
Andrea Timpanaro
Roberto Ficili
Rossella Tucci
Aura Fazio
Giacomo Lucato
Elena Casagrande
Giulio Franchi
Secondi
Tommaso Santini *
Elena Sofia De Vita
Sara Sottolano
Stefano Zompi
Alessandro Pensa
Rosa Di Savino
Albe Giannini
Ruben Galloro
Viole
Arianna Bloise *
Lorenza Merlini
Cristina Chiricozzi
Marco Scandurra
Teresa Iannilli
Emanuele Ruggero
Violoncelli
Anna Camporini *
Laura Pascali
Giulia Libertini
Andrea Rigano
Simone Ceppetelli
Contrabbassi
Giovanni Ludovisi *
Massimiliano Favella
Nicola Memoli
Oboi
Charles Raoult-Graïc *
Giulia Baruffaldi
Flauti
Valerio Iannini *
Marialice Torriero
Fagotti
Carlo Meluso*
Edoardo Capparucci
Clarinetti
Alessandro Iacobucci *
Gianluigi del Corpo
Corni
Stefano Berluti *
Gabriele Ricci
Trombe
Pietro Sciutto *
Giuseppe Iacobucci
Timpani
Tommaso Scopsi *
Associazione Festival della Piana del Cavaliere Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato sulle nostre iniziative
Piazza XX settembre, 4/A - 02040 Configni (RI)
info@festivalpianadelcavaliere.it
eventi@festivalpianadelcavaliere.it
Presidente: Stefano Calamani
Direttore artistico: Anna Leonardi
Ufficio Stampa e Coordinamento: Marta Balzar
Collaboratore organizzativo: Chiara Dragoni
Direzione artistica
Anna Leonardi
direzioneartistica@festivalpianadelcavaliere.it
Ufficio Stampa e Coordinamento
Marta Balzar | +39 338.7680005
eventi@festivalpianadelcavaliere.it
ufficiostampa@festivalpianadelcavaliere.it
Assistente al coordinamento
Chiara Dragoni | +39 327.8690329