Concerto di apertura
dell’VIII edizione dell’Orvieto Festival
Nicola Piovani, direttore
Massimo Mercelli, flauto
Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani
Sabato 7 settembre
21.00
Teatro Mancinelli
Nicola Piovani, direttore
Massimo Mercelli, flauto
Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani
Sabato 7 settembre
21.00
Teatro Mancinelli
Tre Fenomeni è una raffinata trama di rimandi musicali, dove i celeberrimi brani di Antonio Vivaldi, La Tempesta di Mare, La Notte e Il Gardellino, si uniscono a tre originali e nuove composizioni, loro ispiratesi, per flauto e piccola orchestra scritte da Nicola Piovani: Tsunami, Eclissi Lunare e La Tortorella. Piovani ha composto tre concerti che mantengono lo stesso organico, le stesse tonalità di partenza e durate dei brani fratelli più famosi, concedendosi qualche piccola deroga. Nelle sue composizioni il virtuosismo vivaldiano viene esaltato, non come strumento per coprire un vuoto di idee, ma come ghirigoro atletico capace di raccontare e veicolare i contenuti emotivi intrinsechi alle composizioni. Grazie alla maestria dell’orchestra Calamani al flauto solista di Massimo Mercelli e alla direzione di Nicola Piovani, Tre Fenomeni si configura come un omaggio alla natura e a un grande artista del passato, la cui modernità risulta ancora oggi sconcertante.
Vivaldi
Concerti per flauto e orchestra
La Tempesta di mare
La Notte
Il Gardellino
Piovani
Tre Fenomeni
Lo Tsunami
L’Eclissi di luna
La Tortorella
Nicola Piovani nasce a Roma, dove ha sempre vissuto e lavorato, il 26 maggio 1946.
Musicista poliedrico ha espresso la sua creatività in diversi generi musicali.
La colonna sonora composta per il lungometraggio NP il segreto di Silvano Agosti dà il via alla sua carriera di autore di musica per il cinema, per il quale ha composto oltre 200 colonne sonore lavorando con prestigiosi registi italiani e stranieri.
Nel 1971 compone a quattro mani con Fabrizio De André gli album “Non al denaro, non all’amore né al cielo” cui segue Storia di un impiegato. In seguito, compone numerose canzoni, molte delle quali vengono raccolte nel 2013 in un album intitolato Piovani cantabile.
Sin dall’inizio Piovani affianca al lavoro del cinema quello per il teatro, scrivendo musiche di scena per gli allestimenti, tra gli altri, di Carlo Cecchi, Luca De Filippo, Maurizio Scaparro e Vittorio Gassman.
Nel 1989 compone per il Teatro Sistina la musica di I sette re di Roma libretto di Gigi Magni, interpretata da Gigi Proietti, regia di Pietro Garinei. Nel 2002 compone per il Théâtre National de Chaillot, la commedia musicale di Alfredo Arias Concha Bonita, libretto di René de Ceccatty, regia di Alfredo Arias.
La cantata del fiore, La cantata del buffo, Canti di scena, Concerto in quintetto, Viaggi di Ulisse, La musica è pericolosa, La Pietà – Stabat Mater, L’isola della luce, Padre Cicogna (da un poemetto di Eduardo De Filippo).
Nicola Piovani è autore di varie composizioni da concerto: Reflex, per due pianoforti; il Trio Il demone meschino; Ballata epica, per violoncello e orchestra; Carme ispirato alla poesia di Catullo; Cyberknife, rapsodia per clarinetto e orchestra; L’assassino, quartetto per quattro sassofoni; Il volo di mare, preludio concertante per dieci strumenti; la Sinfonia delle stagioni.
Nel 2022 dirige al Teatro Giuseppe Verdi di Trieste Amorosa presenza, opera da lui composta.
È Artista Residente della Fondazione Musica Per Roma e Accademico Effettivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Nel 2001 Commendatore OMRI.
Nel 2008 Chevalier dans l’ordre des Arts et des lettres.
Il 29 giugno 2022 Dottorato honoris causa dell’Università Perugia nel 2022 laurea magistrale ad honorem dell’l’Università di Parma
4 David di Donatello, 2 Ciack d’Oro, 5 Nastri d’Argento, 2 Globi d‘Oro (Stampa estera), Globo d’Oro alla carriera, Premio le Maschere del Teatro, Sound Stars Award alla carriera, premio Oscar.
È il flautista che al mondo vanta le più importanti dediche e collaborazioni con i maggiori compositori: hanno scritto per lui o ha eseguito le prime assolute di personalità del calibro di Penderecki, Gubaidulina, Glass, Nyman, Bacalov, Galliano, Morricone, Sollima. Allievo dei celebri flautisti Maxence Larrieu ed André Jaunet, a diciannove anni diviene primo flauto al Teatro La Fenice di Venezia, vince il “Premio Francesco Cilea”, il “Concorso Internazionale Giornate Musicali” e il “Concorso Internazionale di Stresa”. Come solista suona regolarmente nelle maggiori sedi concertistiche del mondo: Carnegie Hall di New York, Herculessaal e Gasteig di Monaco, Filarmonica di Berlino, NCPA di Pechino, Teatro Colón di Buenos Aires, Concertgebouw di Amsterdam, Auditorium Rai di Torino, Auditorio Nacional di Madrid, Puccini Festival, Victoria Hall di Ginevra, San Martin in the Fields e Wigmore Hall di Londra, Parco della Musica di Roma, Filarmonica di San Pietroburgo, Filarmonica di Varsavia, Čajkovskij Hall di Mosca, e nei Festival di Lubiana, Berlino, Santander, Vilnius, San Pietroburgo, Bonn, Festival Cervantino, Rheingau, Gerusalmme, Varsavia, esibendosi con colleghi quali Yuri Bashmet, Valery Gergiev, Krzysztof Penderecki, Philip Glass, Michael Nyman, Massimo Quarta, Ennio Morricone, Luis Bacalov, Peter-Lukas Graf, Maxence Larrieu, Aurèle Nicolet, Anna Caterina Antonacci, Ramin Bahrami, Albrecht Mayer, Gabor Boldowsky, Jiri Belolhavec, Federico Mondelci, Jan Latham-Koenig, Catherine Spaak, John Malkovich, Susanna Mildonian, e con compagini come i Berliner Philarmoniker, la Sinfonia Varsovia, la Filarmonica del Teatro Regio di Torino, i Moscow Soloists, la Filarmonica Toscanini, l’Opera di Roma, i Wiener Symphoniker, i Cameristi del Teatro alla Scala, la Prague Philarmonia, la Estonian Philarmonic orchestra, la Filarmonica di San Pietroburgo, i Virtuosi Italiani, i Salzburg Soloists, la Moscow Chamber Orchestra, i Solisti Aquilani, la Beijing Opera e Symphony orchestra, la Franz Liszt Chamber Orchestra, I Musici, i Solisti Veneti.
Nel gennaio 2011 ha suonato alla Čajkovskij Hall di Mosca sotto la direzione di Yuri Bashmet eseguendo Contrafactus di Giovanni Sollima, a lui dedicato e si è esibito al MusikVerein di Vienna. Nel 2012 ha suonato in Russia, Cina, Europa e Sud America in importanti sedi come le Filarmoniche di Vilnius, Praga. Apprezzato didatta ha tenuto masterclass e insegnato presso: Beijing Central Conservatory, Oslo Norges Musikkhogskole, Sibelius Academy di Helsinki, Cleveland Institute of Music, Akron University, Trinity College of Music, Mannes School of New York, Singapore Conservatory, Oberlin Conservatory, Bangkok University, North Carolina University, University of Santiago, Taiwan University, Matan Project – Tel Aviv, Rostropovich Foundation.
L’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, fondata nel 2019 e residente del Teatro Mancinelli di Orvieto (TR), ha collaborato con numerose stagioni e Festival italiani e stranieri come Ravenna Musica per il Teatro Alighieri di Ravenna, Emilia-Romagna Festival, Accademia Musicale Chigiana, Est Ovest Festivaldi Torino, Antecedente Stagione concertistica, Orvieto Festival della Piana del Cavaliere, Istituto Italiano di Cultura di Edimburgo, Teatro Ilija Kolarac di Belgrado. È stata diretta da direttori di fama nazionale e internazionale che l’hanno accompagnata in molteplici repertori, dal barocco al classico, dal moderno al contemporaneo come Tito Ceccherini, Hossein Pishakar, Nicola Valentini, Pasquale Corrado, Diego Ceretta. Ha collaborato con solisti e interpreti come Giuseppe Gibboni, Carolin Widmann, Maurizio Baglini, Anssi Karttunen, Massimo Mercelli, Guido Barbieri, Michele Marco Rossi. Hanno scritto per l’orchestra Salvatore Sciarrino e Alessandro Solbiati insieme a giovani e promettenti compositori e compositrici come Daria Scia, Michele Sarti, Beste Özçelebi, Livia Malossi Bottignole.
Ad aprile 2024 l’Associazione Nazionale Critici Musicali ha assegnato all’Orchestra Calamani, per la sezione Novità per l’Italia, il Premio Abbiati per l’esecuzione di Neroli, concerto per violino e orchestra di Lisa Streich, giovane e talentuosa compositrice svedese. L’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani ha eseguito Neroli, in prima esecuzione in Italia, il 14 aprile 2023 al Teatro Mancinelli di Orvieto, diretta da Tito Ceccherini, con Carolin Widmann violino solista.
L’Orchestra nasce con la volontà di riunire i migliori talenti italiani in una compagine che pone come base fondante delle sue attività la qualità artistica. L’attività dell’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, sebbene sia formata da giovanitalenti, non si classifica tra le orchestre giovanili ma come un’orchestra professionale. Vuole qualificarsi come portatrice di un contributo positivo al patrimonio culturale regionale ed italiano e farsi promotrice di una crescita sociale e culturale di cui il paese necessita. Il progetto vuole incoraggiare una fruizione del patrimonio culturale e musicale più accessibile, creando innumerevoli opportunità e produzioni. Grande attenzione è rivolta ai compositori d’oggi, strumento di confronto con la modernità e con il passato. La residenza al Mancinelli è importante non solo per la città umbra ma anche per l’intera regione, tuttora sprovvista di un’orchestra sinfonica stabile.
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